COME DIVENTARE ALLENATORE DI CALCIO? UNA DOMANDA CHE INIZIAI A PORMI..
Ricordo ancora quel viaggio di ritorno, era nel Dicembre del 2013 poco prima delle vacanze di Natale. Rientravo col valigione a casa, treno regionale Reggio-Emilia – Milano Centrale per poi andare a Monza. Posto vicino al finestrino, un classico per pensare meglio ed arrivare a conclusioni!
“Ma sei sicuro che non vuoi sapere come diventare allenatore di calcio?” Mi rimbalzava nella testa questa domanda di Greatti. A 22 anni non pensi molto a cosa vuoi fare da grande, ci sono altre priorità ma quella domanda effettivamente mi fece riflettere. Forse per la prima volta mi chiesi cosa volessi fare da grande ed iniziai a pensare come diventare allenatore di calcio professionista.
Ero davvero entusiasta di quel workshop perché mi sentivo totalmente realizzato, pensavo a tutti quegli aspetti di tattica di squadra o a come potevano essere migliorate le squadre. Avevo appreso qualcosa che riusciva a darmi una spiegazione chiara del gioco, una chiave di lettura più dettagliata e professionale. Un qualcosa di quasi matematico (che pensandoci ora mi fa abbastanza rabbrividire da non amante della matematica e dalla visione che ho attualmente da allenatore di calcio professionista!)
Pressing a differenti altezze, uscita della palla, marcatura a uomo, come organizzare il corner a favore ed a sfavore, etc. tutti concetti che trovavo parecchio affascinanti e con una grande voglia di approfondirli!
“COME DIVENTARE ALLENATORE DI CALCIO?”
Immerso tra i mille pensieri cominciai a chiedermi: “Come diventare allenatore di calcio?” e di conseguenza la risposta che mi diede l’avv. Cataliotti: “Se vuoi fare l’agente devi dare l’esame FIFA, se vuoi fare l’osservatore a breve la FIGC attiverà dei corsi, se invece vuoi diventare allenatore di calcio devi avere le licenze UEFA”
“Quindi ho bisogno delle licenze UEFA. Dove le posso ottenere?” “Chiama il settore tecnico della FIGC e ti diranno cosa devi fare per iscriverti ai corsi!”. Durante il viaggio in treno, feci un confronto tra i miei pensieri “pre” workshop e “post” workshop.
PRE: “Vado lì così imparo a fare l’osservatore”. “Vado lì così se voglio diventare un agente FIFA saprò quale deve essere il percorso da intraprendere”. “Vado lì così potrò capire cosa serve ad un allenatore per svolgere al meglio il proprio lavoro”. POST: “Ho bisogno delle licenze UEFA” Ecco la prima risposta.
Ero entrato totalmente nella testa di un allenatore e pensavo come diventare allenatore di calcio e soprattutto a quante cose bisognava considerare per far giocare la squadra in un certo modo. Come attaccare, quando difendere o come difendere e quando attaccare. Concetti troppo generali che meritavano un approfondimento, forse anche uno studio più adeguato per capirne le dinamiche di gioco. Gli allenatori di calcio più in voga dell’epoca erano Conte, Guardiola, Mourinho e Klopp. Mi chiedevo a quanti fattori dovessero analizzare e soprattutto, quante persone lavoravano per loro affinché potessero raggiungere i risultati sportivi che stavano ottenendo con le loro squadre.
Tornato a casa ricordo che dopo cena uscii con i miei amici per raccontargli questa esperienza. C’era tanta curiosità nel capire cosa ci fosse dietro a quello che vedevamo in tv. Dissi: “Ragazzi, capire come diventare allenatore di calcio è un delirio ma mi è piaciuto veramente tanto capire che tipo di lavoro viene effettuato a livello professionale”.
La cosa che mi fece riflettere maggiormente fu la quantità di aspetti da tenere in considerazione nell’analisi della partita. Istintivamente pensai: “Ecco, tipico di noi italiani, TATTICA SU TATTICA SU TATTICA”. Che per carità, condivido e ritengo un aspetto fondamentale nel gioco del calcio ma far girare tutto intorno a questo, forse è anche troppo. “Ma quante cose pensa un allenatore di calcio??” Tante pensai ma la cosa non mi turbava e da buon “Pesci” è abbastanza normale!
Fu una giornata che non dimenticherò perché da quel momento in maniera inconscia, cominciarono a cambiare le mie percezioni sul percorso personale e professionale del futuro…