LE DIFFERENZE CHE HO RISCONTRATO TRA L’ALLENATORE DI CALCIO ITALIANO E SPAGNOLO

DIVERSI ASPETTI LAMPANTI DAI QUALI E’ STATO DIFFICILE PRESCINDERE NEL MIO RUOLO DA ALLENATORE DI CALCIO

Il calcio è uno sport universale, ma ogni paese ha sviluppato un proprio stile distintivo, influenzato da fattori culturali, storici e tecnici. In Europa, il calcio italiano e quello spagnolo rappresentano due approcci molto diversi al gioco, ognuno con le proprie peculiarità e tradizioni. In questo articolo, parlerò delle principali differenze che ho riscontrato da allenatore di calcio tra Italia e Spagna, analizzando come queste influenzino le prestazioni delle squadre e il modo in cui il gioco viene interpretato.

Comprendere queste differenze è fondamentale per qualsiasi allenatore di calcio che aspiri a migliorare la propria squadra ed ho individuato dei punti fondamentali.

Difatti ho voluto creare una community whatsapp per allenatori dove spiego tali differenze anche dal punto di vista metodologico.

4 DIFFERENZE TRA L’ALLENATORE DI CALCIO ITALIANO E SPAGNOLO

Allenatore di calcio

STILE DI GIOCO

Una delle differenze più evidenti tra il calcio italiano e quello spagnolo è lo stile di gioco. Il calcio italiano è tradizionalmente noto per la sua solidità difensiva e l’organizzazione tattica. La “difesa a oltranza” o “catenaccio” è un termine spesso associato alle squadre italiane, dove la priorità è mantenere una solida struttura difensiva e sfruttare le opportunità di contropiede. Questo approccio richiede una disciplina tattica rigorosa e una grande capacità di lettura del gioco da parte dei difensori.

Al contrario, il calcio spagnolo è celebrato per il suo gioco offensivo e la fluidità del possesso palla. La filosofia del “tiki-taka”, resa celebre dal Barcellona e dalla nazionale spagnola, si basa su passaggi corti, movimenti rapidi e controllo del gioco. Questa tecnica richiede un’elevata capacità tecnica da parte dei giocatori e un’intensa comprensione del gioco di squadra. La priorità è mantenere il possesso della palla e creare opportunità attraverso il movimento e la precisione nei passaggi. Da allenatore di calcio ricordo che ero intervenuto nelle mie squadre sull’organizzazione difensiva dato che in Spagna c’è una propensione al gioco offensivo. (Questo non significa che sono un catenacciaro anzi…)

ALLENAMENTO E FORMAZIONE

Le differenze nello stile di gioco si riflettono anche nei metodi di allenamento e nella formazione dei giovani calciatori. In Italia, l’accento è posto sulla tattica, sulla difesa e sulla tecnica analitica fin da piccoli. I giovani calciatori italiani vengono addestrati a comprendere le dinamiche difensive e a sviluppare un forte senso tattico, applicato sempre su un focus individuale. Un’etichettatura dell’allenatore di calcio italiano, afferma che dedica molto tempo allo studio degli avversari e alla preparazione delle partite in ottica esclusiva del risultato finale.

In Spagna, invece, l’accento è maggiormente posto sulla tecnica individuale contestualizzata nel gioco collettivo e sulla creatività. I giovani calciatori spagnoli sono incoraggiati a sviluppare le loro abilità tecniche ma all’interno del processo di gioco. L’allenatore di calcio spagnolo tende a promuovere un ambiente in cui i giocatori possono esprimere la loro creatività e imparare attraverso il gioco. Questo approccio ha prodotto alcuni dei calciatori più tecnicamente dotati del mondo.

LA FILOSOFIA

La filosofia tattica è un altro aspetto in cui il calcio italiano e quello spagnolo differiscono significativamente. In Italia, la tattica è spesso vista come una scienza. L’allenatore di calcio italiano tende ad essere famoso per la sua meticolosità e attenzione ai dettagli. Le squadre italiane tendono a giocare con un sistema ben definito e rigido, dove ogni giocatore ha un ruolo chiaro e preciso. La flessibilità tattica è limitata, ma l’organizzazione e la disciplina sono massime.

In Spagna, la tattica è vista più come un’arte. L’allenatore di calcio spagnolo preferisce un approccio più fluido e adattabile dove le squadre spagnole giocano con una libertà tattica più ampia, dove i calciatori sono incoraggiati a muoversi e a scambiare posizioni. Questo richiede una comprensione approfondita del gioco e una grande coesione di squadra. La flessibilità tattica è un punto di forza, permettendo alle squadre di adattarsi rapidamente alle situazioni di gioco.

LA GESTIONE DELLE PARTITE

La gestione delle partite è un’altra area in cui emergono differenze significative. Gli allenatori italiani sono noti per la loro capacità di gestire le partite in modo pragmatico. La priorità è spesso quella di ottenere il risultato desiderato, anche se questo significa adottare un approccio più difensivo o conservativo. La gestione del tempo e delle situazioni di gioco è cruciale, con un’enfasi particolare sul mantenimento del vantaggio e sulla difesa del risultato.

In Spagna, la gestione delle partite tende a essere più orientata al mantenimento del possesso palla e al controllo del gioco. Gli allenatori spagnoli preferiscono un approccio proattivo, cercando di dominare la partita attraverso il possesso palla e la creazione di opportunità. Anche quando in vantaggio, le squadre spagnole cercano di continuare a giocare in modo offensivo, mantenendo alta la pressione sull’avversario.

CONCLUSIONI

Le differenze tecniche tra il calcio italiano e quello spagnolo sono profonde e radicate nelle rispettive culture calcistiche. Mentre l’Italia si distingue per la sua disciplina difensiva e l’organizzazione tattica, la Spagna brilla per il suo gioco fluido e l’eccellenza tecnica. Entrambi gli approcci hanno prodotto risultati eccezionali nel corso degli anni, dimostrando che non esiste un unico modo per giocare e vincere a calcio.

Per ogni allenatore di calcio, comprendere queste differenze può offrire preziose lezioni su come adattare le proprie strategie e migliorare le prestazioni della propria squadra.

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