COME DIVENTARE ALLENATORE DI CALCIO, IL MIO PERCORSO CAPITOLO 6: IL FALLIMENTO DEL PARMA

UN EVENTO CHE HA INNESCATO IN ME UN PENSIERO PROFONDO NEL COMPRENDERE COME DIVENTARE ALLENATORE DI CALCIO.

L’anno accademico 2014/15 fu caratterizzato dal termine del mio percorso della laurea triennale e l’inizio del nuovo percorso di studi della laurea magistrale in Trade Marketing e strategie commerciali presso l’Università di Parma. Nei tre-quattro mesi di stop dovevo necessariamente prendere una pausa prima di rimettermi sui libri, quindi un’ottima occasione per comprendere quale fosse il percorso da intraprendere per capire come diventare allenatore di calcio. 

Inizialmente non fu così. Ricordo che durante un pranzo con mia madre, mi chiese se volessi continuare gli studi sul Marketing dando per assodato che avessi detto sì, infatti confermai le mie intenzioni ma senza pensarci troppo. Avevo voglia di cambiare l’approccio agli esami e di puntare anche ad ottenere dei voti alti per uscire con un buon punteggio di laurea. 

Durante questo periodo di stop, feci un viaggio a Lisbona con il mio coinquilino approfittando dei voli economici. Amo molto viaggiare e questa caratteristica mi ha aiutato molto nella mia ricerca su come diventare allenatore di calcio. Ci eravamo fermati cinque notti e il penultimo giorno abbiamo fatto visita allo stadio Da Luz per poi svolgere il tour al museo del Benfica.

Dopo la visita ci siamo fermati a vedere gli allenamenti della scuola calcio del club e restammo molto ad osservare e commentare delle problematiche del calcio italiano. All’epoca non ero in grado di distinguere le metodologie di allenamento ma rimasi affascinato da ciò che stavo osservando. 

Una volta essere rientrati in Italia, cominciarono le lezioni della magistrale di Trade Marketing ma in quel periodo iniziarono anche a circolare le voci sulle difficoltà economiche e finanziarie del Parma Calcio. Vivendo in quella città, la questione mi toccò abbastanza. Nel tempo libero continuavo a studiare le modalità per diventare allenatore di calcio, attendendo un po’ gli sviluppi di questa vicenda. 

Nei mesi successivi il Parma Calcio venne dichiarato fallito. In città fu uno shock, un po’ anche per me. Quello fu un momento in cui sentì di fare qualcosa.. Fortunatamente un gruppo di imprenditori decise di creare una nuova società salvando quantomeno il nome.

In alcune settimane venne anche fissata la data di presentazione della nuova cordata alla stampa. 

Archiviati i primi esami della magistrale, decisi di preparare un progetto da presentare alla nuova proprietà chiamandolo “Un manager all’Italiana”.

come diventare allenatore di calcio

FU IL PRIMO PASSAGGIO NEL COMPRENDERE COME DIVENTARE ALLENATORE DI CALCIO.

In questo progetto spiegavo l’importanza di avere un’accurata organizzazione societaria dove ognuno aveva un ruolo ben definito, focalizzandomi soprattutto nella centralità dell’allenatore di calcio. Era un elaborato di circa 60 pagine dove le argomentazioni spaziavano dell’assetto del club, passando dallo scouting e dalla metodologia.

Purtroppo non ho più con me questo progetto ma ricordo che l’obiettivo principale era l’allenatore al centro del progetto tecnico esattamente come un manager in Inghilterra forse un po’ troppo ambizioso per il nostro contesto? Col senno di poi, decisamente sì ma questa mia dedizione ha di sicuro contribuito alla comprensione di come diventare allenatore di calcio professionista. 

Ricordo che arrivai in anticipo allo stadio Tardini di Parma dove ci fu la presentazione del progetto; mi sentivo molto galvanizzato nell’essere lì nelle prime file ad ascoltare con attenzione quale fosse l’idea dei nuovi proprietari. Le stesse emozioni che ebbi quando feci quel workshop di osservatore qualche anno prima portandomi a riflettere sull’eventualità di comprendere come diventare allenatore di calcio. 

Una volta terminata la conferenza stampa, aspettai che la maggior parte delle persone lasciassero la sala. L’intento era consegnare quell’elaborato in mano ad uno dei nuovi dirigenti o al presidente orario Nevio Scala, ex allenatore del Parma degli anni 90’ ma era abbastanza complicato. Quindi riuscì nell’intento di parlare con Marra il nuovo DG. Mi ero presentato da studente di Marketing ma sarei stato “disponibile” per un’eventuale inserimento anche nell’area tecnica. 

Fu una bella soddisfazione e, chissà, il primo passo per capire come diventare allenatore di calcio. 

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